Vodafone studia il sacco a pelo per ricaricare il cellulare
Vodafone e l’Università di Southampton stanno sviluppando un sacco a pelo utile per poter ricaricare la batteria del proprio cellulare quando ci si trova fuori casa, e non si ha l’occasione per rigenerare l’indispensabile dispositivo telefonico.
Il prodotto in questione prende il nome di “Power Pocket“, ed è concretizzabile in una sorta di tasca applicabile a un sacco a pelo, dotata di presa USB e in grado di sfruttare il calore e il movimento umano per generare energia elettrica.
Oltre alla versione a sacco a pelo (sicuramente più “potente” ma altresì più scomoda da utilizzare quando ci si trova in giro), la compagnia telefonica e l’università britannica hanno sperimentato con successo quella sui calzoncini, predisposti con una speciale schiuma dalle proprietà ferroelettriche, e in grado di attrarre, produrre e conservare energia cinetica grazie proprio alla pressione di tale particolare rivestimento. In maniera più specifica, le sostanze delle quali sono ricoperti i calzoncini sono composte da piccoli strati vuoti “caricati elettricamente”, e utili per poter generare elettricità dalla loro compressione.
L’energia così creata viene raccolta all’interno di una tasca sui bermuda, rendendola poi disponibile all’occazione, per poter ricaricare il proprio cellulare.
Nella versione “base” sul sacco a pelo, invece, il dispositivo utilizza il calore del corpo che si accumula durante il sonno: in questa ipotesi, infatti, il motore principale della generazione di energia elettrica non è la compressione della schiuma, ma il c.d. “effetto seebeck”, ovvero lo sfruttamento dell’escursione termica tra interno ed esterno, grazie a uno speciale feltro termoelettrico applicati al sacco a pelo.
Sempre secondo lo studio effettuato dall’università britannica, applicato a dei pantaloni, il Power Rocket sarebbe in grado di assicurare un’autonomia di 4 ore. Una notte di sonno nel sacco a pelo permetterebbe invece di avere un’autonomia in stand by di 11 ore.
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