Numeri telefonici speciali a pagamento: differenze nella comunicazione tra rete fissa e mobile

Oggigiorno la maggior parte delle offerte telefoniche comprende un bundle con minuti inclusi, utilizzabili per chiamare numeri di rete fissa e mobili nazionali ad esclusione dei cosiddetti numeri speciali, a pagamento o a sovrapprezzo.
Come è possibile evincere dalla loro denominazione, sono, infatti, dei numeri non inclusi nelle opzioni tariffarie di rete fissa o mobile, ma prevedono un costo variabile in funzione del gestore telefonico con cui viene effettuata la chiamata.
I numeri a sovrapprezzo sono alcune categorie di numeri che danno accesso a servizi specifici, come quelli di assistenza, intrattenimento e vendita di prodotti. Questi numeri premium sono caratterizzati da dei particolari prefissi che permettono di individuare la loro utilità, tra i più famosi: 892 e 893 per servizi di carattere sociale ed informativo, 894 per servizi di chiamate di massa (es. televoto), 895 per servizi di assistenza e consulenza tecnico-professionale e 899 per servizi di intrattenimento (es. pronostici, cartomanzia, giochi).
Le informazioni sui costi delle singole numerazioni dovrebbero essere comunicate al chiamante dal fornitore del servizio attraverso un messaggio informativo gratuito; prima di essere messo in connessione con il numero selezionato e pagare a consumo in base agli effettivi minuti di chiamata, al raggiungimento del quale il gestore riaggancia la chiamata.
Si richiama, a tal proposito, la delibera Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) numero 8/15/CIR, allegato A, art. 5, comma 4: “[…] l’espletamento dei servizi in fonia su numerazioni per servizi a sovrapprezzo e numerazioni per servizi di numero unico e personale è preceduto da un annuncio fonico, chiaro ed esplicito, sul prezzo applicato, con riferimento alla rete fissa o mobile, dalla quale è effettuata la chiamata. In caso di prezzo differenziato a seconda del fornitore di servizi di comunicazioni da cui si origina la chiamata, l’informazione può limitarsi al prezzo massimo previsto da rete fissa e mobile […]. L’obbligo informativo non può essere assolto attraverso il rimando ad altre numerazioni, a siti Internet o a qualsivoglia altra forma di comunicazione. Nel corso del messaggio informativo obbligatorio, il cliente non è sottoposto ad alcuna tassazione”.
Nonostante quanto affermato dall’Agcom, però, provando a chiamare alcuni di questi numeri, potrebbe capitare che venga specificato il costo della chiamata da rete fissa, ma non da rete mobile, per cui, invece, si viene rimandati a consultare il proprio operatore telefonico.
In questo modo, il cliente potrebbe pensare che la chiamata effettuata sia a pagamento da rete fissa piuttosto che da rete mobile, dato che la maggior parte dei consumatori italiani dispone di un’offerta telefonica con minuti inclusi. Come detto precedentemente, però, i numeri a tariffazione speciale non sono inclusi nel bundle delle offerte.
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