Sicurezza Mobile

Terremoto nel catanese: attenzione ai falsi allarmismi diffusi via app di messaggistica istantanea

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Giorno 26 Dicembre 2018, alle ore 3.19, si è verificata una scossa sismica di origine vulcanica nell’area del catanese, a seguito della ripresa attività eruttiva dell’Etna. A seguito di tale fenomeno, la macchina della sicurezza si è attivata per assicurare l’assistenza necessaria.

La protezione civile ha quindi costituito dei punti di accoglienza presso la mensa della scuola sita nella frazione di Fleri di Zafferana Etnea (CT), al fine di fornire un pasto caldo ai seicento sfollati che, a causa del terremoto, hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni, ritenute inagibili.

Secondo quanto affermato dagli esperti dell’INGV non è ancora possibile sapere con certezza se il fenomeno stia effettivamente regredendo, anche se è stato possibile osservare nelle ultime ore una diminuzione della quantità di scosse avvenute. Come sempre in questi casi, è possibile consultare la lista aggiornata dei terremoti che si verificano all’interno di un preciso territorio direttamente sul sito dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia nella sezione “Lista Terremoti”.

Tale lista, viene prontamente aggiornata dopo alcuni minuti a seguito della scossa, dopo le necessarie verifiche di volta in volta richieste.

Contestualmente, a causa delle preoccupazioni che hanno destato la popolazione, si è verificata la diffusione, mediante applicazioni di messaggistica istantanea, di alcuni messaggi potenzialmente allarmistici e che, riprendendo le notizie diffuse dai mezzi di comunicazione ufficiali quali telegiornali e quotidiani, rischiano di esagerare l’attuale situazione di rischio, classificandosi come delle vere e proprie fake news.

Uno di tali messaggi, inviato sottoforma di audio, afferma che secondo delle fonti interne alla protezione civile, sia stato allestito un centro emergenza in attesa dell’apertura di una nuova bocca eruttiva sull’Etna e di un nuovo terremoto di forte magnitudo.

 

 

Nel messaggio viene anche consigliato di preparare e tenere a portata di mano un borsone contenente acqua, cibo, medicine salvavita e denaro, sempre ribadendo la possibilità di un nuovo terremoto di alta intensità.

In questi casi è bene ricordare che il fenomeno eruttivo è in costante osservazione da parte dell’INGV. Come è stato riportato da un servizio mandato in onda dal TG5, gli esperti, dopo la già avvenuta apertura di tre nuove bocche a 2900 m e 2200 m, temono l’apertura di una nuova bocca a quote più basse, ma ciò non significa automaticamente che vi sia la sicurezza di un imminente terremoto.

Questi, come è stato più volte ribadito dagli esperti, non possono essere previsti in nessun caso, dunque affermare che si stia aspettando una scossa particolarmente forte equivale a creare inutili e pericolosi allarmismi. L’INGV infatti non ha mai affermato notizie di tale genere né potrà mai farlo vista la natura imprevedibile di tali fenomeni.

Diversamente, per chi vive in zone ad alto rischio sismico, come quelle in cui si sono verificati gli ultimi terremoti a causa dell’attività vulcanica, è sempre bene essere informati sulle pratiche da dover adottare in caso di terremoto e che sono consultabili su una sezione dedicata all’interno del sito della Protezione Civile.

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