Con l’ultimo Osservatorio, aggiornato al 31 Dicembre 2024, AGCOM ha reso nota una nuova panoramica del mercato della telefonia fissa in Italia, anche con le quote di mercato dei principali operatori, da cui emerge che Sky Wifi di Sky Italia ha raggiunto il 4% degli accessi broadband e ultrabroadband, mentre Iliad Italia con Iliadbox rappresenta ora il 6% delle linee Fibra FTTH.
Come già raccontato da MondoMobileWeb, lo scorso 15 Maggio 2025 l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato sul suo sito web l’Osservatorio sulle Comunicazioni numero 1/2025 (ecco il documento completo), che in questo caso contiene i dati relativi ai mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre 2024, riguardanti cioè il quarto trimestre del 2024.
Dunque, dopo quello relativo alle quote di mercato di fine 2024 della telefonia mobile, in questo approfondimento ci si soffermerà solamente sui dati relativi al mercato della telefonia fissa, in particolare quelli riguardanti i numeri e le tipologie delle linee attive e le quote di mercato in base alle percentuali dei principali operatori italiani.
Si ricorda che Vodafone Italia fa ora parte del Gruppo Swisscom, in seguito al closing dell’operazione di acquisto da parte della società di telecomunicazioni svizzera, già proprietaria di Fastweb in Italia, avvenuto il 31 Dicembre 2024, come annunciato ufficialmente il 2 Gennaio 2025. In questo modo, è cominciato ufficialmente il processo di integrazione tra Fastweb e Vodafone Italia, con la creazione del nuovo corporate brand Fastweb + Vodafone.
Nonostante ciò, nell’Osservatorio AGCOM aggiornato fino al 31 Dicembre 2024, i dati di Fastweb e di Vodafone Italia vengono presentati ancora in maniera separata. Per vedere i dati combinati della nuova entità sarà quindi necessario attendere almeno il prossimo Osservatorio, ossia quello relativo al primo trimestre del 2025.
Cominciando con il quadro complessivo della situazione del mercato della telefonia fissa, secondo i dati elaborati dalla Direzione studi ricerche e statistiche dell’AGCOM, al 31 Dicembre 2024 il totale delle linee di rete fissa in Italia erano pari a 20,30 milioni.
Nel report viene specificato che il totale delle linee fisse, coerentemente con quanto previsto dalla reportistica europea, comprende anche le linee indicate nelle categorie “other NGA”, “other not NGA” e “Satellite”. Nel complesso, a fine 2024, tali linee sono stimate in circa lo 0,3% del totale, pari a poco più di 70mila linee, in prevalenza satellitari.
L’AGCOM rileva che al 31 Dicembre 2024 gli accessi complessivi non mostrano variazioni di rilievo su base trimestrale, con circa 55mila accessi in più rispetto a Settembre 2024, mentre rispetto alla fine del 2023 c’è stato un lieve aumento dello 0,58%, pari a circa 118mila accessi.
Al 31 Dicembre 2024, il totale delle linee fisse in Italia era composto al 45% da linee in tecnologia Misto Fibra Rame FTTC, al 28,9% da linee in Fibra FTTH, al 14,2% da linee in rame (ADSL), e per l’11,7% da linee in FWA (Fixed Wireless Access).
Quindi, alla fine del 2024 sono cresciute ancora le linee in Fibra FTTH, che rappresentano ormai oltre un quarto del totale, mentre nonostante la flessione rispetto allo stesso periodo del 2023 (perdita di 705mila linee) la maggioranza delle linee rimane ancora in tecnologia FTTC, che in ogni caso negli ultimi trimestri sono ormai scese sotto il 50%.
Invece, la percentuale delle linee in rame continua a ridursi: nel quarto trimestre del 2024 c’è stata una nuova flessione che ha portato la quota sotto al 15% del totale.
Secondo quanto riportato nell’Osservatorio AGCOM del quarto trimestre 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, le linee in rame (ADSL) hanno subito un calo del 3,5%, mentre le linee FTTC sono scese del 3,8%.
Invece, le linee in Fibra FTTH hanno fatto registrare una crescita del 5,9% rispetto a fine 2023, mentre prosegue la crescita anche degli accessi FWA, incrementati dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Nell’Osservatorio sulle Comunicazioni di AGCOM del quarto trimestre del 2024 viene analizzata anche la suddivisione delle quote di mercato dei principali operatori nazionali di telefonia fissa, in questo caso relativamente al numero di linee complessive.
Nel grafico, con i dati aggiornati al 31 Dicembre 2024, sono presenti sempre TIM, Vodafone Italia, WINDTRE, Fastweb, Sky Wifi di Sky Italia, Tiscali, Eolo e un raggruppamento che rappresenta la quota complessiva di tutti gli altri operatori nazionali.
Per l’Osservatorio del Q4 2024 viene specificato che gli operatori presenti nella raccolta di informazioni di dettaglio sono i seguenti: APS Senza fili senza confini, Aruba, BBBell, Brennercomm, BT Italia, Colt Technology Services, Compagnia Italia Mobile, Coop Italia (CoopVoce), Convergenze, Daily Telecom Mobile, DIGI Italy, Elsynet, Enel Energia (Enel Fibra), Eolo, FastAlp, Fastweb, FiberCop, Go Internet, Green TLC, Hal Services, Iccom, Iliad, Informatica System, Infranet, Intred, Irideos, Lycamobile, Mavianmax, Megaweb, Mordacchini S.r.l., Newtec S.r.l., Open Fiber, Opiquad, Planetel, PostePay, Retelit, Sky Italia, Stadtwerke ASM, Stel, Tecno Adsl Lazio, Tesselis (Tiscali), TIM, Unidata, Vianova, Virgin Fibra, Vodafone Italia, Wind Tre.
In più, l’AGCOM specifica che i dati illustrati nella sezione Comunicazioni elettroniche includono anche una stima delle “altre imprese” presenti sul mercato.
Si segnala inoltre che, come veniva specificato nei precedenti Osservatori dell’AGCOM, all’interno di Tiscali è inclusa anche la quota attribuita in precedenza a Linkem, in quanto dal 1° Agosto 2022, con la fusione per incorporazione in Tiscali del ramo retail di Linkem, Tiscali è diventata proprietaria del marchio Linkem, mentre l’ex Gruppo Linkem (adesso ShellNet) detiene adesso il controllo di Tiscali.
Tiscali Italia S.p.A., che dal 1° Agosto 2022 gestisce i due marchi telco del gruppo, ossia Tiscali e Linkem, è interamente controllata da Tiscali S.p.A., società che ha poi deciso di cambiare la sua denominazione in Tessellis S.p.A..
Dunque, secondo l’Osservatorio AGCOM del quarto trimestre 2024, TIM è ancora leader nel mercato della telefonia fissa, con una quota del 37,5% di tutti gli accessi complessivi al 31 Dicembre 2024.
Al secondo posto si conferma Vodafone Italia, con una quota totale del 15,4%, seguita da WINDTRE con il 14,4%, poi Fastweb con il 13%, Sky Wifi di Sky Italia con il 3,7%, a cui segue Eolo con il 3,4% e Tiscali con il 3%.
Invece, a fine 2024 il raggruppamento di tutti gli altri operatori di rete fissa aveva una quota di mercato complessiva pari al 9,7%.
Il miglior tasso di crescita su base annuale, quindi rispetto a fine 2023, lo hanno fatto registrare Sky Wifi, con un incremento dello 0,6%, e il raggruppamento di tutti gli altri operatori, pari al 2,6%, mentre la maggior perdita è stata realizzata da TIM con un calo del 2%.
All’interno dell’Osservatorio dell’Autorità viene effettuato anche un focus relativo agli accessi broadband e ultrabroadband, che al 31 Dicembre 2024 erano stimati in circa 18,86 milioni.
Il dato complessivo risulta in calo sia su base trimestrale (perdita di circa 340mila linee rispetto Settembre 2024) che su base annua (perdita di 163mila linee rispetto a fine 2023).
L’AGCOM specifica che il calo complessivo delle linee broadband e ultrabroadband registrato nell’ultimo trimestre del 2024 è attribuibile in parte al fisiologico processo di sostituzione tecnologica (diminuzione delle linee broadband) in atto già da tempo, evidenziato nelle precedenti edizioni dell’Osservatorio, e in parte all’effetto di specifiche rimodulazioni attuate da TIM sulle linee DSL.
Le linee broadband e ultrabroadband complessive a fine 2024 erano composte da 1,43 milioni di accessi di tipo DSL e da 17,43 milioni di accessi in altre tecnologie.
Le linee DSL si sono ridotte sia sua base annua, di circa 975mila unità, sia su base trimestrale, di circa 574mila unità, mentre le linee che utilizzano altre tecnologie sono aumentate sia su base annua, di circa 812mila unità, sia rispetto al trimestre precedente, di circa 233mila unità.
Secondo quanto affermato dall’AGCOM, le dinamiche illustrate indicano un “ulteriore aumento” delle prestazioni in termini di velocità di connessione commercializzata rispetto agli anni scorsi: il peso delle linee con velocità pari o superiori ai 100 Mbps è salito, tra Dicembre 2020 e Dicembre 2024, dal 52,6% al 79,3%.
L’Autorità evidenzia anche la crescita del peso delle linee commercializzate con capacità trasmissiva maggiore o uguale a 1 Gbps, passato dall’8,7% del 2020 al 28,4% del 2024.
Anche questa volta, nel documento dell’Osservatorio, viene riportato un grafico che rappresenta le quote di mercato dei principali operatori italiani, aggiornato al 31 Dicembre 2024, nell’ambito degli accessi broadband e ultrabroadband.
A questo proposito, TIM è ancora il principale operatore anche alla fine del 2024, con una quota pari al 34,4% degli accessi broadband e ultrabroadband.
Vodafone Italia rimane al secondo posto, con una quota del 16,2%, a cui segue WINDTRE con il 14,7%, poi Fastweb con una quota del 13,5%, poi Sky Italia con Sky Wifi con il 4%, Eolo con il 3,7%, e Tiscali con una quota del 3,2%.
Infine, al 31 Dicembre 2024, il raggruppamento di tutti gli altri operatori di rete fissa italiani aveva una quota complessiva del 10,4% degli accessi broadband e ultrabroadband.
Confrontando i dati di fine 2024 con quelli di fine 2023, la miglior crescita su base annua per gli accessi broadband e ultra broadband l’hanno fatta registrare Sky Wifi, con un aumento dello 0,6%, e il raggruppamento di tutti gli altri operatori, che ha incrementato la sua quota del 2,9%, mentre l’operatore che ha perso maggiormente su base annua a fine 2024 è stato TIM con un calo del 3,4%.
Nell’Osservatorio sulle Comunicazioni vengono analizzati anche i dati suddivisi in base alle varie tecnologie di accesso per le linee di telefonia fissa broadband e ultrabroadband.
Secondo le stime dell’AGCOM, a fine 2024 le linee in rame si sono ridotte di 178mila unità su base trimestrale (rispetto a Settembre 2024) e di circa 700mila rispetto a Dicembre 2023. Nell’ultimo quadriennio le linee in rame sono diminuite di 4,30 milioni di accessi.
Invece, le linee FTTH a fine 2024 sono cresciute di oltre 330mila unità rispetto a Settembre 2024 e di 1,23 milioni su base annua, rispetto allo stesso periodo del 2023 (negli ultimi 4 anni, da fine 2020, l’incremento delle linee FTTH è stato di circa 4 milioni di unità).
In aumento, anche se in misura più contenuta, le linee Fixed Wireless Access (FWA), con un incremento di circa 251mila unità su base annua rispetto a fine 2023.
Nello studio dell’AGCOM vengono riportate anche le quote di mercato dei vari operatori di linea fissa italiani in base alla tecnologia utilizzata.
Per quanto riguarda la Fibra FTTH, che al 31 Dicembre 2024 contava su un totale di 5,86 milioni di linee, TIM rimane ancora il primo operatore, con una quota del 26,5%.
Vodafone Italia si conferma al secondo posto negli accessi FTTH, con una quota del 16,9%, a cui segue WINDTRE con il 16,8%, e Fastweb con il 15%.
Iliad Italia, dopo quasi tre anni dal lancio delle sue offerte Fibra con il brand Iliadbox (avvenuto il 25 Gennaio 2022), si conferma quinto operatore per numero di linee in tecnologia Fibra FTTH, con una quota che a fine 2024 è salita al 6%, a cui segue Sky Italia con Sky Wifi, la cui quota a fine 2024 è pari al 5,6%. Infine, c’è Tiscali con una quota del 2,6%, mentre tutti gli altri operatori di rete fissa avevano una quota complessiva del 10,7%.
Passando alla tecnologia FTTC, che a fine 2024 contava su un totale di 9,13 milioni di linee, anche in questo caso TIM rimane il principale operatore, con una quota pari al 40%.
Al 31 Dicembre 2024, nella classifica degli accessi FTTC, c’è poi Vodafone Italia, con il 17,6%, seguita da WINDTRE con il 15,6%, poi Fastweb con il 15,4%, Sky Italia con Sky Wifi al 4,6%, poi Tiscali con l’1,4% e infine PosteCasa Ultraveloce di PostePay che sale all’1,2%.
Il raggruppamento di tutti altri operatori di rete fissa, per quanto riguarda le linee FTTC, a fine 2024 rappresentava complessivamente una quota del 4,1%.
Infine, in merito alle linee di tipo FWA, che al 31 Dicembre 2024 erano pari complessivamente a 2,37 milioni, Eolo si conferma il primo operatore, con una quota pari al 28,2%.
TIM rimane ancora al secondo posto, con il 19,3%, a cui segue Tiscali (che include come già detto la quota di Linkem) con una quota scesa al 13,1%, poi Vodafone Italia che sale al 12,9%, seguita da WINDTRE, che con le sue offerte FWA a fine 2024 ha raggiunto una quota dell’8,3%.
Chiudono la classifica degli accessi FWA di fine 2024 Fastweb, che risultava avere una quota dell’1,6%, e BBBell con l’1,1%.
Il raggruppamento di tutti gli altri operatori di rete fissa attivi nel mercato FWA al 31 Dicembre 2024 aveva una quota complessiva del 15,4%.
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni specifica infine, all’interno del documento, che quelle appena riportate sono elaborazioni sulla base dei dati forniti dalle aziende nell’ambito della predisposizione della reportistica europea.
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