Il Politecnico di Milano ha rilasciato l’Osservatorio 5G & Beyond che si è soffermato sugli sviluppi delle connessioni 5G in Italia e anche sull’approccio dei consumatori italiani rispetto alla rete e ai device compatibili.
L’edizione 2020 dell’Osservatorio 5G & Beyond è stata realizzata dalla School of Management del Politecnico di Milano, con il supporto di Accenture, Capgemini, Fortinet, Google, Huawei, Reply, TIM, Vodafone, Altman Solon, Fastweb, Inwit, JMA Wireless e Nokia, oltre che con il patrocinio di Anitec-Assinform, ASSTEL e del Ministero dello Sviluppo Economico.
Nell’Osservatorio si discute anche dell’approccio dei consumatori italiani al 5G: secondo il 72% degli intervistati, i principali vantaggi delle nuove reti saranno essenzialmente rappresentati dalla maggiore velocità di trasferimento in download e upload, mentre il 38% evidenzia la possibilità di lavorare più agevolmente da remoto e il 25% e 23% attende il pieno sviluppo delle reti di quinta generazione, rispettivamente, per domotica e gaming online.
Per quanto concerne invece l’hardware necessario, secondo i dati presentati, circa il 25% dei consumatori ha già acquistato o ha intenzione di acquistare uno smartphone che supporta la rete 5G, mentre il 34% sta valutando l’acquisto.
Fra chi è interessato all’acquisto, emerge però che il 35% attende un’offerta particolarmente vantaggiosa e il 22% preferisce attendere di avere prima la copertura 5G nella propria città.
Non manca poi la quota di interessati che però necessitano ancora rassicurazioni sul punto di vista dell’impatto della rete 5G sulla salute (il 15% di chi sta ancora valutando l’acquisto).
La restante quota della popolazione non è invece ancora interessata ad acquistare uno smartphone 5G, essenzialmente perché soddisfatta del dispositivo già in possesso (62% del totale) o perché scoraggiata dal costo del device (+28%) o dalle preoccupazioni per la salute (+13%).
Oltre agli smartphone, i consumatori italiani appaiono interessati a osservare l’impatto della rete 5G sui dispositivi per la smart home tramite l’IoT abilitato dalle basse latenze, sulle auto connesse e sui visori AR e VR.
Si segnala che il report evidenzia però anche un non sempre vivo interesse da parte delle aziende rispetto alle opportunità delle reti 5G. Secondo quanto riportato, infatti, su 328 aziende end user e 222 imprese ICT, emerge che l’80% di chi in futuro userà servizi 5G non ne conosce o non ne vede i vantaggi. Solo il 20% delle aziende intervistate ha iniziato ad approcciare il tema del 5G.
Tra le aziende in tal senso più ricettive si contano quelle della filiera ICT, quelle dei servizi, della Pubblica Amministrazione e della Sanità, a cui segue il settore manifatturiero.
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