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Tim, Vodafone e Wind: confronto nuovo costo per morosità a chi ricarica in ritardo

Nel mese di Aprile 2019, Vodafone ha deciso di introdurre un nuovo costo per “morosità ai clienti in ritardo nel pagamento del costo mensile anticipato relativo alla propria opzione tariffaria, con conseguente adeguamento di Tim ed il brand Wind.

Quest’ultimo, infatti, in data odierna, 13 Maggio 2019, ha annunciato che, per assicurare la continuità nell’utilizzo del servizio, dal primo rinnovo successivo al 16 Giugno 2019in caso di credito insufficiente, i clienti Wind potranno disporre in anticipo del traffico incluso nella propria offerta per due giorni (fino alle ore 23:59 del giorno successivo) al costo di 0,99 euro. Sono esenti da questo discorso coloro che hanno attivo o attiveranno il servizio Autoricarica che garantisce la presenza di credito sufficiente ad ogni rinnovo.

La nuova modalità sarà disponibile solo una volta per mese solare di riferimento e solo se è stato interamente corrisposto l’ammontare dovuto per addebiti precedenti. L’anticipo del traffico non verrà applicato alle offerte a consumo che non prevedono traffico incluso.

L’anticipo del traffico si applicherà anche nel caso in cui il credito vada a zero a seguito del pagamento di un qualunque altro costo periodico relativo agli optional che si aggiungono alle offerte, anche in modalità Easy Pay, a partire dal 22 Luglio 2019, ad eccezione dei costi relativi alle offerte Roaming.

Le offerte Disabili e Kids, invece, beneficeranno dell’anticipo del traffico per due giorni, ma senza costi aggiuntivi.

Il costo verrà addebitato nella prima ricarica utile, in aggiunta a quello di rinnovo della propria offerta. Terminati i due giorni solari, se non si è proceduto con una ricarica, la SIM resterà attiva per ricevere chiamate o SMS e per effettuare chiamate di emergenza.

Non è escluso che anche il brand Tre dell’operatore congiunto Wind Tre possa adeguarsi a qualche modifica.

Un meccanismo differente, invece, per i clienti Tim, i quali, dal primo rinnovo successivo al 28 Aprile 2019, in caso di esaurimento del credito residuo, potranno chiamare, inviare SMS e navigare senza limiti (sempre nel rispetto delle condizioni di uso corretto e lecito), fino ad un massimo di due giorni consecutivi, al costo di 0,90 euro al giorno, solo in caso di effettivo utilizzo.

Di conseguenza, il pagamento di 0,90 euro per 1 giorno, o di 1,80 euro per due giorni, non verrà addebitato al cliente nel caso in cui non effettua traffico in uscita (dati, chiamate o SMS). In caso contrario, invece, il costo extra verrà addebitato alla prima ricarica utile.

Il suddetto servizio, denominato Sempre Connesso da Tim, non andrà ad impattare coloro che hanno attivo o attiveranno TIM Ricarica Automatica che garantisce l’impossibilità di trovarsi senza credito ad ogni rinnovo. Il traffico nei giorni di utilizzo sarà valido sia in Italia che nei Paesi dell’Unione Europea (nel rispetto del regolamento Roaming Like at Home).

Al termine delle 48 ore, nel caso in cui il credito fosse ancora insufficiente, la SIM rimarrà attiva in ricezione o per effettuare chiamate di emergenza.

Tim

Vodafone, l’operatore che ha iniziato questo effetto domino, ha ulteriormente modificato il costo per morosità rispetto a quello comunicato in partenza.

Infatti, a partire dal primo rinnovo successivo al 15 Aprile 2019, in caso di esaurimento del credito residuo, il cliente Vodafone avrà la possibilità di chiamare e navigare senza limiti per 48 ore (nel rispetto delle condizioni di uso lecito e corretto) al costo di 0,99 euro, addebitati su credito residuo alla prima ricarica utile effettuata.

A partire dal 27 Luglio 2019, invece, in caso di credito negativo, il cliente avrà comunque la possibilità di usufruire di chiamate ed internet senza limiti, ma con una differenza: se il credito rimane negativo 24 ore verranno addebitati 0,99 euro, mentre se il credito continua ad essere insufficiente per altre 24 ore, verranno addebitati ulteriori 0,99 euro per un totale di 1,98 euro. Si tratta dunque di un raddoppio del costo a parità di servizio offerto.

Al contrario del servizio Sempre Connesso di Tim, in cui sono inclusi anche gli SMS illimitati, i clienti dell’operatore rosso potranno usufruire di chiamate e traffico dati senza limiti. Gli SMS, per Vodafone, saranno bloccati fino a quando il credito non ritornerà positivo.

Il traffico nei giorni di utilizzo sarà valido sia in Italia che nei Paesi dell’Unione Europea (nel rispetto del regolamento Roaming Like at Home). Al termine delle 48 ore, nel caso in cui il credito fosse ancora insufficiente, la SIM rimarrà attiva in ricezione o per effettuare chiamate di emergenza. Non sarà previsto alcun costo extra finché è attivo il pagamento dell’offerta su carta di credito o conto corrente.

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I tre casi elencati fino ad ora, sono delle vere e proprie modifiche delle condizioni contrattuali, di conseguenza, il cliente Tim, Vodafone o Wind impattato, a seguito dell’SMS ricevuto, potrà recedere dal contratto o passare ad altro operatore gratuitamente, fino al giorno precedente alla variazione contrattuale.

I clienti impattati da queste modifiche contrattuali sono tutti coloro che addebitano la propria offerta su credito residuo, mentre coloro che l’addebitano su carta di credito o domiciliazione bancaria SEPA SDD non dovranno sborsare alcun costo aggiuntivo, in quanto l’opzione tariffaria verrà rinnovata automaticamente con l’addebito del canone mensile direttamente sul metodo di pagamento prestabilito.

Dalla considerazione di questi fatti, emerge che Tim, Vodafone e Wind stanno spingendo sempre più i clienti a scegliere l’addebito automatico tramite carta di credito o conto corrente.

Lo affermano anche le diverse opzioni tariffarie, proposte dai suddetti operatori telefonici, che offrono più Giga allo stesso prezzo o proposte a prezzi più convenienti scegliendo l’addebito automatico piuttosto che su credito residuo.

È dunque consigliabile, sia per questo nuovo meccanismo che per non ricadere su altri spiacevoli costi, di effettuare una una ricarica prima della scadenza della propria offerta.

Aggiornamento. Articolo pubblicato la prima volta il 13 Maggio 2019 alle 18:13

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