Negli USA il popolare servizio di streaming video on demand Netflix attuerà un immediato rincaro dei prezzi in abbonamento mensile per tutte le tipologie d’offerta. Il rincaro sarà effettivo da subito per tutti i nuovi clienti e avverrà in modo graduale in tre mesi per i già clienti.
Netflix ha deciso di aumentare i prezzi dei propri abbonamenti mensili negli Stati Uniti d’America, con un balzo del prezzo che è il più grande mai registrato dalla nascita del popolare servizio di streaming video on demand.
Come anticipato dai colleghi di Smartworld.it, il rincaro dei prezzi interessa tutti i piani del servizio di streaming video on demand, con il piano base che passa da 7,99 dollari a 8,99 dollari, mentre invece il piano più popolare da 10,99 dollari passa a 12,99 dollari e quello premium, che permette la connessione in contemporanea di quattro dispositivi e una visione dei contenuti in 4K passerà da 13,99 dollari a 15,99 dollari.
Netflix è ormai una realtà consolidata dello streaming video on demand non solo negli Stati Uniti ma anche nel resto del mondo, con una base di abbonati che si attesta intorno ai 58 milioni per il mercato statunitense e quasi 80 milioni per quello internazionale. Questi numeri non escludono che l’adeguamento tariffario avvenuto oltre oceano possa essere portato anche qui in Italia e nel resto d’Europa e del mondo, con un’entità di rincaro simile nel prossimo futuro.
Secondo The Verge, l’aumento dei prezzi è dovuto all’offerta video proposta da Netflix in continua crescita: vi è infatti un grosso quantitativo di investimenti monetari da parte del colosso dello streaming sia nella produzione dei contenuti esclusivi, sia nell’acquisizione dei diritti di serie molto famose, come il caso della serie tv Friends, costata a Netflix circa 100 milioni di dollari per il mantenimento dei diritti di riproduzione, essendo essa una delle serie più viste all’interno della piattaforma.
Gli investimenti, in tal senso, sono tutti volti ad ampliare la base di clienti abbonati ai piani mensili e anche alla riconferma mese per mese di tutti i già clienti, che possono già contare su servizi alternativi come Amazon Prime Video e Hulu per esempio. La concorrenza inoltre sembra presentarsi agguerrita negli anni a venire, con nuovi giocatori che scenderanno in campo nel settore dello streaming video on demand; Disney, Warner Bros. e NBC Universal sono pronti a lanciare i propri servizi di streaming già nel 2019.
Per quanto riguarda i numeri degli investimenti portati avanti da Netflix nella produzione e acquisizione di diritti di riproduzione di serie tv, dei quali il rincaro dei prezzi degli abbonamenti è diretta conseguenza, sono stimati circa 8 miliardi di dollari da parte del colosso dello streaming video.
Questi numeri sono molto probabilmente destinati a crescere, con conseguente adattamento dei prezzi anche in tutto il resto del mondo, per far fronte alla crescita del numero dei contenuti offerti che secondo fonti interne alla società potrebbe diventare insostenibile.
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