Telecomunicazioni

Call&Call Locri: sempre più a rischio licenziamento i 129 dipendenti del call center

“Non possiamo permetterci di perdere 130 posti di lavoro e faremo di tutto perché questo non avvenga”, così il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà esprime la sua vicinanza ai dipendenti del call center “Call&Call” che rischiano il posto di lavoro.

Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria

Una eventualità gravissima – continua il primo cittadino di Reggio Calabria – che provocherebbe danni ingenti non solo alla cittadina di Locri, ma all’intero comprensorio metropolitano. La Lokroi, infatti, impiega tanti locresi ma anche tanti lavoratori provenienti da tutto il territorio. Si tratta soprattutto di lavoratori monoreddito che, se dovesse concretizzarsi il licenziamento, si troverebbero letteralmente in mezzo ad una strada insieme alle loro famiglie“.

Restia ad ogni possibile forma di accordo o compromesso è la stessa “Call&Call”, come il rappresentante del MISE ha constatato in occasione dell’incontro tenutosi la settimana scorsa in presenza dei sindacati nazionali e locali, e dell’amministratore delegato della società milanese: “La non disponibilità ad accogliere proposte che non avrebbero peggiorato il conto economico e la situazione finanziaria di “Call&Call”, impone di seguire con molta attenzione le prospettive dell’intera azienda. Oggi ciò che colpisce è la totale indisponibilità a prendere in considerazione una gestione socialmente sostenibile della crisi, adducendo argomentazioni che non reggono alla luce di tutta la strumentazione e dell’impegno garantito dalle Istituzioni”.

Il Ministero dello Sviluppo Economico, rappresentato dal responsabile della Unità che gestisce le imprese in crisi, ha invitato l’azienda ad una nuova riflessione che porti ad evitare il licenziamento come unica uscita possibile. Ma proprio ieri, Call&Call ha dato l’ennesima prova di distacco dai suoi 129 dipendenti: la direzione aziendale del personale della società con sede a Milano ha iniziato a convocare i primi lavoratori a gruppi di tre in video conferenza per informarli della lettera di licenziamento che riceveranno a breve.

La Regione Calabria e il Mise hanno più volte ribadito che continueranno ad impegnarsi per trovare soluzioni che diano prospettive di lavoro agli impiegati interessati e ad un territorio già pesantemente colpito dalle crisi economiche e da conseguenze sociali gravissime, come spesso accade nelle regioni del Sud Italia.

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